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Una storia di Burzum: Parte V - Satanismo

Se le persone, in Norvegia, sentono il mio nome, di solito pensano al satanismo e agli incendi alle chiese. La stampa è riuscita a fare con successso ciò che i giudeo-cristiani han fatto abitualmente a partire dal Medioevo, ed ha convinto le persone che il dissidente in questione (in questo caso, io) è un folle e pericoloso adoratore del diavolo.

Potrei affermare di non esser mai stato un adoratore del diavolo, ma penso sia meglio provare semplicemente che l'adorazione del diavolo è un prodotto dell'immaginazione dei giudeo-cristiani. Nel momento in cui sapete che non è mai esistita nessuna forma di adorazione del diavolo in Europa, allora dovete anche comprendere che non ci sono mai stati adoratori del diavolo. Nel momento in cui sapete questo, dovrebbe anche esser chiaro come io non possa mai esser stato un adoratore del diavolo.


***

Una scrittrice inglese, Margareth Murray, nel 1921 pubblicò un libro intitolato "The Witch-Cult In Western Europe"1. Ella affermava che l'adorazione del diavolo, in realtà, non fosse affatto adorazione del diavolo, bensì un culto pagano, e si lamentava del fatto che il suo libro fosse stato utilizzato da finte streghe (soprattutto nel Regno Unito) con l'intento femminista di far rivivere il culto delle stesse. Sebbene il suo libro sia abbastanza inutile come fonte, esso ha un senso. Gli adoratori del diavolo, in verità, erano pagani che praticavano l'antica religione. L'intera idea dell'"adorazione del diavolo", così come noi la conosciamo, è stata fabbricata dai giudeo-cristiani nel Medioevo, in particolare da persone come gli autori del "Malleus Maleficarum" ("The Witch Hammer"2), Jakob Sprengler e Heinrich Kramer, entrambi preti cattolici, di cui uno anche ebreo messianico.

Così come non siamo realmente a conoscenza di ciò che "pagano" significhi, nessuno sa veramente il motivo per cui queste particolari persone venissero chiamate "streghe"3, oppure "hexen" (in tedesco), oppure "hekser" (in norvegese). Ciò che sappiamo è che anche quello è un termine giudeo-cristiano, il quale mai è stato utilizzato dai pagani. Il sabbath è una festività ebraica e non ha nulla a che vedere, in alcun modo, con la nostra cultura europea.

Questo è l'intero problema riguardante l'argomento: tutto quel che le persone sanno su questo culto è ciò che i marci giudeo-cristiani han detto loro. Essi hanno demonizzato a tal punto questo culto che noi oggi pensiamo ai cosiddetti "black sabbath" come a folli scene rivoltanti, con "malefiche streghe" che si recano sul Blokkbeg, o su qualche altro monte, per adorare "Satana". Secondo i giudeo-cristiani, esse facevano questo ogni venerdì 13 per farsi beffe di Gesù Cristo, poiché all'ultima cena erano presenti 13 persone; Satana stesso era un demone, con le corna che crescevano sulla sua fronte e un'andatura claudicante, poiché il suo unico piede era un piede di capra o di cavallo; le "streghe" venivano accusate di sacrificare bambini al diavolo e di avere rapporti sessuali con loro. Così, per questo motivo i giudeo-cristiani impiccavano e mettevano al rogo le "streghe", oppure le giustiziavano in altri modi, e fino al XVIII secolo essi assassinarono centinaia di migliaia di "streghe" e di altre persone, in Europa, che non erano loro gradite.

Anziché esprimere quel che penso riguardo tutto questo, Vi racconterò ciò che questo culto, ed in particolare il mistero del venerdì 13, significava realmente. Potrebbe sorprendere molti, in effetti, ma noi oggi sappiamo perfettamente in che cosa questi rituali consistessero, perché venissero praticati e chi li praticasse. Naturalmente non posso descrivere tutti i misteri dell'antica religione in un articolo come questo, ma posso fornirVi una breve, e io spero comprensibile, spiegazione dei più demonizzati tra tutti i misteri, i cosiddettti "black sabbath"; i quali, originariamente, erano feste della fertilità, celebrate ogni mese nel giorno venerdì 13 dell'antico calendario4 (che era formato dal Capodanno e da 13 mesi, ognuno di quattro settimane esatte).

Le quattro fasi del ciclo della vita5 sono reincarnazione, nascita, vita e morte; notte, mattino, dì e sera; inverno, primavera, estate e autunno, eccetera. Anche le settimane di ogni mese si dividono in quattro fasi: la prima settimana è quella della reincarnazione, la seconda è quella della nascita, la terza è quella della vita e la quarta è quella della morte. Anche ogni giorno della settimana ha un significato speciale6: la domenica è il giorno delle divinità solari, il lunedì è il giorno delle divinità lunari, il martedì è il giorno delle divinità del cielo, il mercoledì è il giorno delle divinità della magìa, il giovedì è il giorno delle divinità agresti, il venerdì è il giorno delle divinità dell'amore e della fertilità e il sabato è il giorno delle divinità della riflessione (era, cioè, il giorno in cui venivano valutati gli eventi della settimana appena finita, prima che la settimana successiva iniziasse). Il primo venerdì di ogni mese dell'antico calendario era sempre venerdì 6, il secondo era sempre venerdì 13, il terzo era sempre venerdì 20 e il quarto era sempre venerdì 27. Così, il secondo venerdì di ogni mese, venerdì 13, è un giorno speciale dell'amore, della fertilità e della nascita. In altre parole, esso è il giorno più importante dell'anno per la fertilità umana. Questo è ciò che le "streghe" celebravano durante quel giorno, e naturalmente non ha nulla a che vedere con Gesù o con il numero di persone presenti all'ultima cena. La giudeo-cristianità e i suoi simboli non hanno nulla a che vedere, in alcun modo, con quest'antica celebrazione!

La festività conosciuta come Walpurgisnacht (in tedesco), Valborgsnatt (in norvegese), Beltane (in gaelico), eccetera, è il venerdì 13 del settimo mese dell'anno, quando (i sei mesi del)l'inverno incontra(no) e sposa(no) (i sei mesi del)l'estate, alla metà (il settimo mese) dell'antico calendario di tredici mesi. Secondo i giudeo-cristiani, questa è la notte in cui le "streghe" si recano sulle montagne e fanno sesso con "Satana". Questa notte, di conseguenza, viene chiamata "la notte delle streghe", ma originariamente, in età pagana, si trattava del giorno tradizionale per i matrimoni. Era il giorno in cui le persone si sposavano sulla terra, allo stesso modo in cui gli déi (come Njörðr) e le dée (come Skaði) si sposavano nei cieli, e per questo noi chiamiamo quella notte "la Luna di Miele", la notte in cui gli dèi si uniscono alle dèe nei cieli (Nota bene! Il miele è simbolo degli æsir e delle ásynjur, i nomi degli dèi e delle dèe scandinave rispettivamente). Ora, la maggior parte delle persone sanno che è perfettamente normale, per chi si è sposato, fare sesso la notte del matrimonio, dunque non vi è nulla di speciale in questo.

Si dice che le suore cattoliche sposino la loro divinità, e questa pratica ha la sua origine nel culto pagano, in cui le sacerdotesse pagane sposavano la loro divinità. La grande differenza è che la divinità pagana veniva rappresentata sulla terra dal sacerdote pagano. Le sacerdotesse pagane, in altre parole, potevano ancora avere figli ed essere realmente utili alla progenie e alla comunità, a differenza delle suore cattoliche, le quali non avendo figli rifiutano la vita. Per poter essere un sacerdote pagano era necessario esser prescelti dalla sacerdotessa (che in Scandinavia veniva chiamata "valkyria", "colei che sceglie i prescelti") come sacerdoti di Freyr, di conseguenza venivano organizzate diverse competizioni per trovare l'uomo più adatto al compito. I più conosciuti tra questi eventi sono senz'altro i giochi olimpici in Grecia, i quali originariamente erano un "mercato della carne" per le vergini (donne non sposate), le quali chiedevano che gli uomini competessero gli uni contro gli altri "vestìti dal cielo" (nudi), così da poter osservare tutte le loro qualità fisiche prima di decidere chi sposare. Non aveva senso per le donne partecipare a questi giochi, poiché il loro scopo era che le donne trovassero l'uomo migliore, o perlomeno quello che piaceva loro di più. I giochi venivano organizzati ogni quattro anni, due volte per ogni pentagramma perfetto (un simbolo d'amore) disegnato in cielo dal pianeta (che conosciamo col nome di) Venere (conosciuto in Scandinavia come Freyja). Competizioni del genere venivano organizzate in tutta Europa, e il loro scopo era sempre lo stesso: distinguere il forte dal debole.

I vincitori delle diverse competizioni venivan visti come gli uomini migliori, e spesso veniva loro conferito il ruolo di sacerdoti di Freyr da differenti gruppi di donne ("congreghe"). Per questo ancor'oggi, in Norvegia, noi chiamiamo i matrimoni "bryllup", termine che deriva dal norreno "bruðhlaup" e che si traduce con "competizione per la sposa" - e posso aggiungere che "sposa"7 in Norvegia indica anche il titolo dello sposo8 (cioè "bride-groom", dove "bride" significa "promesso" e "groom" significa "uomo"). Tuttavia, egli doveva essere anche sacerdote di Freyr, e doveva passare attraverso diversi rituali d'iniziazione che qui non discuterò, per dar prova altresì della sua forza spirituale (poiché la sola forza fisica non era sufficiente ad esser prescelti dalle sacerdotesse). Egli doveva dunque anche partecipare alla lotta spirituale che conosciamo col nome di Ragnarök, la quale aveva luogo ogni anno, nel settimo dei tredici giorni di Yule - quando le forze di Hel incontrano quelle di Asgarðr (Cielo) sul campo di battaglia (ed è per questo che ancor oggi celebriamo questo giorno con fuochi d'artificio, come una guerra simbolica, nel giorno di Capodanno del calendario giuliano).

Durante questa battaglia, gli iniziati, come il dìo Víðarr, dovevano uccidere il lupo Fenrir; e, come sappiamo, si faceva questo affondando un piede nelle fauci del lupo, per poi strappar via la mandibola dalla mascella. Víðarr, a questo scopo, aveva uno stivale speciale, per proteggere il suo piede dalle zanne e dal fuoco delle fauci di Fenrir. Ora, quando i sacerdoti facevano questo - ogni anno - il loro piede naturalmente veniva ferito, e a causa di ciò essi spesso camminavano claudicando; oppure, essi zoppicavano poiché indossavano uno stivale speciale. In altre parole, il sacerdote di Freyr, che faceva sesso con la sacerdotessa di Freyja il venerdì 13, non aveva un piede di capra o di cavallo, né nulla del genere; ma, semplicemente, egli era un sacerdote di Freyr zoppicante, oppure un sacerdote che indossava ad un piede uno stivale speciale, il che lo faceva zoppicare!

Le sacerdotesse di Freyja non sposavano realmente un uomo, ma, come ho detto, esse sposavano un uomo che rappresentava il dìo Freyr. Noi sappiamo perfettamente che i greci pagani interpretavano ed impersonavano i loro dèi indossando una maschera, nei diversi drammi e misteri, ma facevano questo anche nel resto d'Europa. Quando indossavano una maschera rappresentante la divinità, essi cambiavano e divenivano la divinità stessa. Da fonti gaeliche conosciamo Freyr come Cernunnos, chiamato anche "il dìo cornuto", ed incisioni su roccia scandinave ritraggono questa divinità come un uomo con palco di cervo. Contrariamente alle credenze popolari, i guerrieri scandinavi (come i vichinghi) non indossavano mai elmetti con le corna, erano i sacerdoti di Freyr a farlo, oppure essi indossavano maschere adornate con corna; di conseguenza, il "Satana" che fa sesso con le sacerdotesse di Freyja il venerdì 13 viene descritto dai giudeo-cristiani come un "demone cornuto".

Anche le sacerdotesse di Freyja rappresentavano una divinità, e di conseguenza venivano loro conferiti titoli speciali. Una sacerdotessa che si chiamasse, per esempio, Helga, sarebbe stata chiamata Frau Helga (in tedesco) oppure Fru Helga (in norvegese), poiché Frau/Fru (cioè "signora" oppure "madame") è un'abbreviazione del nome Freyja (Fraujō in antico germanico). Nel momento in cui sposava (un sacerdote di) Freyr, ella non era più soltanto Helga, ma Freyja-Helga, e rappresentava la dèa Freyja sulla terra. Oggi Frau/Fru, semplicemente, significa "moglie", oppure "donna sposata", ma oserei dire che l'utilizzo diffuso di tali titoli testimonia le proporzioni di questo culto pagano nel passato.

Il fatto che le "streghe" baciassero il membro del sacerdote di Freyr, nel particolare mistero di cui discuto, si spiega col loro bisogno di mostrare umiltà di fronte al loro dìo - così come i cattolici, oggi (per lo stesso motivo) baciano l'anello del pàpa quando gli si avvicinano. L'accusa di sacrificare i bambini, da parte dei giudeo-cristiani, si spiega col fatto che le sacerdotesse di Freyja volevano solamente figli di qualità, di conseguenza esse eliminavano i bambini con gravi difetti, abbandonandoli nella foresta in preda ai lupi, o cose del genere. In sostanza, esse facevano ciò che (di solito) le donne incinte fanno oggi quando abortiscono. Per un pagano, come per qualunque essere umano sano ed equilibrato, la qualità è tutto ciò che conta.

Così, le "congreghe di streghe" che fanno sesso con "Satana" erano culti della fertilità. Si trattava di un culto d'élite, poiché solamente gli uomini migliori venivano selezionati come sacerdoti, e di conseguenza il miglior sangue delle diverse tribù veniva coltivato, contrariamente ad oggi. Raramente questi culti erano estesi, e vi erano naturalmente molti sacerdoti di Freyr in tutta la Scandinavia, e anche nel resto dell'Europa. Probabilmente, essi erano conosciuti come (sacerdoti di) Cernunnos in area gaelica, (sacerdoti di) Veles in area slava, (sacerdoti di) Potrimpos in area baltica, (sacerdoti di) Dioniso in area greca, (sacerdoti di) Bacco in area romana, eccetera.

Sebbene questi culti pagani, a quanto pare, abbiano cessato di esistere in Europa meridionale già dall'antichità, essi sono sopravissuti nell'Europa settentrionale fino al XVIII secolo, e anche fino al XIX, e a causa di questo persone come me9 possono saper così tanto a proposito. Le menzogne dei giudeo-cristiani non ci ingannano, poiché noi conosciamo la verità!

Allora, ciò che i giudeo-cristiani chiamano "satanismo" o "adorazione del diavolo" in realtà è la nostra stessa religione europea! La mia attrazione per tutto ciò deve esser vista alla luce di questo. Ed anche la mia volontà adolescenziale di descrivere me stesso, in breve, come un "satanista" dev'esser vista sotto questa luce. Tuttavia, io non sono mai stato un "satanista", così come nemmeno i nostri progenitori sono mai stati dei "satanisti". Io sono, e son sempre stato, un pagano. Il "satanismo", oppure l'"adorazione del diavolo", così come son stati descritti dai giudeo-cristiani, non sono mai esistiti. La credenza nell'esistenza del "satanismo" o dell'"adorazione del diavolo" non sono che ignoranza, e il risultato di una propaganda menzognera. Le "streghe" sono state assassinate dalla chiesa non perché esse adorassero "Satana" o qualche altra falsa divinità ebrea, ma perché continuavano a praticare la nostra religione europea contro la volontà dei giudeo-cristiani. L'unica ragione per cui essi smisero di assassinare questi uomini e donne nobili è che si trovarono a corto di persone da mettere al rogo, oppure non riuscirono più a trovarne. Questo spiega anche la ragione per cui così tante "streghe" furono assassinate soprattutto nell'Europa settentrionale e in Germania, rispetto al numero di "streghe" assassinate nell'Europa meridionale. L'Europa meridionale, in generale, fu cristianizzata più di cinquecento, o anche mille, anni prima dell'Europa settentrionale e della Germania, e ovviamente vi erano molti più pagani nelle aree d'Europa che furono cristianizzate per ultime. Vennero assassinate molte più donne che uomini semplicemente perché vi erano più sacerdotesse che sacerdoti. Ogni congrega aveva un solo uomo, ma molto spesso parecchie donne, talvolta anche sedici.

Non so molto riguardo la persecuzione dei pagani in Europa, ma so che, come in nordeuropa, anche nell'Europa orientale il paganesimo rimase forte a lungo, e le ultime bande di bardi in Russia (le quali spesso erano formate da persone "storpie", come per esempio uomini claudicanti…) non cessarono di diffondere le loro tradizioni fino alla rivoluzione bolscevica del 1917. Essi girovagavano, spesso come accattoni, raccontando storie alla gente, fornendo profezie o cantando canzoni in cambio di cibo e riparo. Molte delle canzoni festive russe ancor oggi utilizzate sono proprio quelle canzoni (!).

In Norvegia è rimasta traccia di una canzone di bardo del XVII o del XVIII secolo. Una vecchia donna che girovagava nella regione del Telemark arrivò ad una fattoria e si offrì di cantare una canzone in cambio di cibo e alloggio, com'era usanza. Ella cantò 52 versi di una canzone conosciuta col nome di "Draumkvædet" ("la canzone del sogno"). Essa descrive, in dettaglio, come un iniziato, Olav Åsteson (Olav "il figlio dell'amore"), viaggi nel mondo dello spirito durante i tredici giorni di Yule ed incontri le divinità nei cieli. Il testo della canzone è alquanto cristianizzato, cosa che i bardi erano costretti a fare in epoca giudeo-cristiana, per non venir perseguitati o assassinati dalla chiesa, ma esso è tuttora molto interessante e suggestivo. La vecchia donna fu uno degli ultimi bardi in Norvegia.

Il paganesimo non è morto, e nemmeno abbiamo bisogno di restaurarlo. Il paganesimo non è mai veramente morto. È sopravvissuto nel sottosuolo, in Norvegia e altrove in Europa. Così come, ogni mattina, il sole sorge ad est, il paganesimo risorgerà di nuovo. La luce europea, inevitabilmente, bandirà l'oscurità asiatica che conosciamo col nome di giudeo-cristianità, e coloro tra noi che son puri scopriranno le rune (ovvero i segreti) di Oðinn - ma solamente se essi sceglieranno di camminare sui sentieri dei nostri progenitori.


Note:

1 "Il culto delle streghe nell'Europa occidentale".

2 "Il martello della strega".

3 "Witches" nel testo originale.

4 Cfr. V. Vikernes, Sorcery And Religion In Ancient Scandinavia, 2011, Abstract Sound Books Ltd., London, 2.1 "The Sun's Calendar", pagg. 26-29.

5 Cfr. V. Vikernes, A Bard’s Tale, VI, "The Rotating Wheel"; trad.it Racconto di un bardo, VI, "La ruota che ruota" (sia il testo originale che la traduzione italiana sono disponibili sul sito www.burzum.org).

6 Cfr. V. Vikernes, Paganism, II ("The Holy Grail") e VI ("Hygiene In The Pagan Era"), disponibili sul sito www.burzum.org.

7 "Bride" nel testo originale inglese.

8 "Groom" nel testo originale inglese.

9 Posso aggiungere, come curiosità, che il nome della famiglia della mia bis-bisnonna era Quisling (spesso scritto anche Qvisling), che deriva dal norreno Kvíslingr e si può tradurre "ramo d'Ingr". Ingr (in antico norreno "Ingur", in germanico "Inguz") è uno dei nomi di Freyr (e sia "Freyr" che "Ingr" si possono tradurre con "amore", ma significano anche "signore" e "capoclan"). Chiaramente, io non discendo dal dìo Freyr, ma da un sacerdote che impersonificava il dìo Freyr (il nome intero della mia bis-bisnonna era Susanne Malene Quisling, comunque. Era della regione del Telemark, in Norvegia, nacque nel 1811 e morì nel 1882).

Varg Vikernes
"Pichettato e messo alla gogna"
(Giugno 2005)
Traduzione di Lupo Barbéro Belli



Un verso del "Draumkvædet":

Bikkja bit, og ormen sting,
og stuten stend og stangar -
de slepp ingjen ivi Gjallarbrui
som feller domane vrange.
For månen skin'e,
og vegjine falle so vie.


(Il cane [Garmr] morde, e il verme [Jörmungandr] punge,
e il bue [Himinbrjótr] incorna -
essi non permettono a nessuno che ingiustamente condanni
di passare oltre il Gjallarbru [il ponte che conduce ad Hel].
Poiché la luna risplende
e le strade [verso Hel] sono vaste.)

PS. Chiunque comprenda il norvegese (o, piuttosto, il rustico dialetto del Telemark) può trovare il "Draumkvædet" in qualunque libreria decente, e penso che varrebbe la pena, per chi parla il russo e sia interessato all'argomento, leggere libri come "Istoritjeskie korni velsjebnoj skazki" (Èñòîðè÷åñêèå êîðíè âîëøåáíîé ñêàçêè) di Vladimir Propp, pubblicato a Leningrado nel 1946, e, perché no, anche "Poétika sjuzjeta i zjanra: period antitsjnoj literatury" (Ïîýòèêà ñþæåòà è æàíðà: ïåðèîä àíòè÷íîé ëèòåðàòóðû) di Olga Frejdenberg, pubblicato a Leningrado nel 1936. Io personalmente non li ho letti, così naturalmente non sono sicuro se siano libri buoni o rilevanti, ma potrebbero esserlo. Chi parla tedesco può trovare alcuni indizi in "Die Geburt Der Tragödie Aus Dem Geiste Der Musik" di Friedrich Wilhelm Nietzsche (1872). Chi parla inglese potrebbe leggere "The Golden Bough" di James Frazer. Non aspettateVi di trovare chissà quale tradizione pagana segreta, ma non siate sorpresi se troverete comunque qualcosa di interessante in questi libri. Se, solamente, siete interessati all'antica religione e alla tradizione pagana, semplicemente Vi consiglio di leggere il mio libro, "The Mysteries And Mythology Of Ancient Scandinavia", quando (se?) verrà pubblicato.





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