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Una storia di Burzum: Parte IX - Il domani

Vi son parecchi personaggi che han nome Varg Vikernes, in Norvegia. Uno è il demonizzato, alienato, messo alla gogna e ostracizzato spauracchio, condannato pubblicamente dalla stampa ebraica e dal cosiddetto sistema giudiziario norvegese. Egli non è reale, non fu mai reale e mai lo sarà, ma è vagamente basato su un diciannovenne reale, il quale, nel 1993, espresse la sua rabbia contro il mondo moderno divenuto folle. Il mondo moderno malato andò avanti, più a fondo verso l'inferno s'una strada lastricata di buone intenzioni, ma Varg Vikernes congelò nel tempo e venne costretto a vivere in una realtà fissa e finta, creata dalla feccia nella stampa ebraica e nell'"inquisizione norvegese". Né chi diffonde propaganda menzognera all'interno dei media né gli "inquisitori" riescono, in questo contesto, a metter a fuoco la realtà; così, ancor oggi, di quando in quando, si posson sentire gli squittìi dei gretti giornalisti porci: "strega!", "strega!", "bruciatelo!", "mettetelo al rogo!" - e coloro che fan parte del sistema giudiziario non son certo migliori.

Un altro Varg è il prigioniero, che scrive articoli, come questo, per conservare la salute mentale, ma anche per non lasciare che le false accuse e l'indebita propaganda menzognera restino senza opposizione. Egli è reale, ma solamente fino a quando durerà l'assedio. Se le menzogne provenienti dalla feccia nei media cessassero, e se il cosiddetto sistema giudiziario mettesse fine ai suoi procedimenti senza-fondamento-nella-realtà, anch'egli cesserebbe di esistere, e si dissolverebbe nell'oblìo. Egli è reale solamente perché dev'esserlo. Egli è semplicemente il muro, che protegge la salute, l'onore e la vita del vero Varg Vikernes. Come le fortezze d'Europa, questo muro non è stato costruito per divertimento, ma per necessità.


***

Il Varg Vikernes immaginario, basato sul Varg adolescente antisociale, magari, è infinitamente più curioso ed interessante (e nondimeno vendibile) che il vero me trentatreenne (nel 2006), ma non è reale! Il ritratto di Varg "il Conte" Vikernes presentato dai media, specialmente ai norvegesi, è un falso ritratto ed è tempo che Ve ne rendiate conto. Che siate fan, nemici oppure amici, dovreste far riferimento alla realtà e non a qualche personaggio dei media creato dai giornalisti per ragioni anche commerciali. Smettete di affibiarmi crediti o critiche per cose che non ho mai fatto o non sono mai stato, per affermazioni che non erano mie, oppure per sostenere un'ideologia o una religione di cui nemmeno mai ho saputo nulla. Smettete di attaccarmi, o anche di elogiarmi, sulla base di false pretese. Quando vengo attaccato oppure elogiato da altri, desidero che lo facciano quando e se hanno una buona ragione per farlo, e non perché essi credono alle menzogne dei media o a quelle del cosiddetto sistema giudiziario.

Il vero Varg Vikernes non è poi così interessante, io credo, e su di me non c'è molto da dire, e in ogni caso, quando uscirò di prigione, se mai accadrà, scomparirò comunque dalla vita pubblica. Per come la vedo, io sono prigioniero su una nave (la "Sodoma e Gomorra") - il mondo moderno - in rotta verso il disastro, e quando verrò liberato dalla prigionia salterò giù e mi metterò a nuotare verso la terraferma. Non voglio aver nulla a che fare con questa civiltà totalmente malata, così farò del mio meglio per andarmene da tutto. Non ci saranno più articoli come questo, più nessuna comunicazione che non sia (rigorosamente parlando) necessaria con estranei nel mondo moderno, e nessuna intervista. Pubblicherò alcuni libri, possibilmente utilizzando uno pseudonimo per rimanere anonimo, e forse uno o due album di Burzum, ma questo è tutto.

Dico questo poiché mi è stato raccontato che alcune persone si aspettano molto da me, quando verrò liberato. Bene, non aspettateVi nulla. A meno che non cerchiate i miei libri o i miei dischi, potete aspettarVi di non sentir mai più niente da me o su di me. Non voglio aver nulla a che fare con Voi, né con il mondo completamente malato in cui vivete. Non contatemi. Me ne vado a casa, nella campagna norvegese, in regioni selvatiche e nell'aria pura, verso una sana vita rurale e verso l'abbraccio di Madre Terra. Potete tenerVi il Vostro pestilenziale bordello urbano e il Vostro inferno in terra d'ibridi malati.

Se veramente condividete con me i pensieri su questo ciò è bello, e Ve ne rendo onore, ma a differenza mia Voi potete fare qualcosa a riguardo in qualunque momento, e non capisco perché non l'abbiate già fatto. Io sono in prigione, dunque sfortunatamente ancora non posso fuggire all'influenza delle moderne Sodoma e Gomorra. Qual è la Vostra scusa?

Varg "Lífþrasir" Vikernes
(24.02.2006)
Traduzione di Lupo Barbéro Belli



Meglio soli che mal accompagnati.




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